Violetta è una fatina dei denti golosa e pasticciona che, come ogni anno, non è riuscita a superare l'esame e per questo motivo viene sbeffeggiata da Yolando, il primo della classe. Maxie è invece una bambina di 12 anni costretta ad andare a vivere in città a casa del compagno della madre, un attivista ambientalista che abita con i suoi due figli Tarek e Sami che la prendono subito di mira.
La fata si perde nel mondo degli umani e, se ci resta troppo a lungo, rischia di trasformarsi in un fiore. Dopo aver incontrato la ragazzina, decide di aiutarla a esaudire il suo desiderio, quello di tornare nella casa di campagna della nonna. Così entrambe partono per una grande avventura che le vedrà unite anche nello scontro con un imprenditore senza scrupoli che vuole costruire un lussuoso albergo al posto di una serra.
Un'esplosione di colori. Punta sugli effetti e i contrasti cromatici La fata combinaguai, cartoon tedesco diretto da Caroline Origer, regista che in precedenza ha diretto 52 episodi della serie tv Polo.
Il modello sembra essere la Pixar soprattutto nel modo in cui fa interagire mondi diversi (quello delle fate e quello degli umani) che richiama soprattutto Luca. Al posto della luce solare della Liguria c'è una città fredda e inospitale (Maxie rischia di essere investita da una bicicletta appena scende dalla macchina), dominata dai rumori del traffico e contornata dai grattacieli. Ma anche qui c'è un angolo di Paradiso che è una serra che rischia di scomparire.
Violetta è un po' una reincarnazione della creatura marina Luca Paguro, un po' l'alieno E.T. di Spielberg che per Maxie diventa la 'sorella di un altro pianeta', elemento rispolverato efficacemente dalla fantascienza statunitense anni '80. La fata combinaguai è infatti soprattutto un film sull'amicizia ma anche sui desideri. Sia Maxie sia Violetta vorrebbero trovarsi in un altro luogo e la loro avventura insieme gli permette di ritrovare quell'entusiasmo che avevano perduto.
Diventa poi centrale la tematica ambientalista con la città che rischia di perdere la propria identità e la presenza ricorrente dei fiori, delle foglie (che iniziano spuntare dai piedi di Violetta) e dell'albero che per Maxie rappresenta il legame con il luogo che amava e che ha una presenza determinante in un finale che si contamina con le forme di un affascinante mélo.
Per questo evento è prevista la vendita con il BIGLIETTO ELETTRONICO: potrai mostrare il biglietto all''ingresso direttamente dal tuo cellulare, o stamparlo con la stampante di casa. Non sarà necessaria alcuna spedizione con corriere espresso.
Questo evento può essere acquistato con SCALAPAY (paghi in 3 rate in 3 mesi)